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Comunicato stampa del Gruppo Immigrazione del Forum Sociale di Modena

3 novembre 2006

"Centri di Permanenza Temporanea: cronaca di un inganno e di un fallimento"

Il Gruppo Immigrazione del Forum Sociale di Modena - attivo dal 2002 sui temi legati all'immigrazione a livello nazionale e locale, ed impegnato nel monitoraggio del Centro di Permanenza Temporanea di Modena - esprime forte indignazione e sconcerto per le recenti dichiarazioni del Segretario cittadino dei DS Francesco Ori, e rinnova la propria disponibilità ad un confronto realmente aperto e consapevole sulla questione CPT.

Da tempo abbiamo denunciato che le istanze di sicurezza portate avanti dai Comitati cittadini non potevano e non possono trovare una risposta adeguata nello strumento CPT, che la legge destina - infatti - al solo scopo di trattenere, ai fini dell'identificazione e dell'organizzazione del viaggio di rimpatrio, stranieri irregolari colpiti da provvedimento di espulsione. Com'è noto a tutti, chi commette illeciti penali tali da giustificare la massima restrizione della libertà personale entra in un altro circuito, quello carcerario.

L'Amministrazione e le forze politiche locali che hanno sostenuto il progetto hanno presentato all'opinione pubblica modenese la creazione di questo centro in modo distorto, come una soluzione ingannevole ad un problema reale, quello della criminalità che convive con l'illegalità.

Gli stranieri trattenuti nel Cpt di Modena provengono da tutta Italia: non sono assolutamente soggetti sorpresi a delinquere sul territorio modenese. Ed anzi, poiché il più delle volte, allo scadere dei sessanta giorni, vengono rilasciati con un semplice ordine di allontanamento - e non vengono accompagnati alla frontiera - restano proprio qui, a Modena, ad aumentare la nostra sacca di illegalità.

Il Cpt di Modena, intanto, sta consumando - senza risultati apprezzabili - risorse finanziarie importanti che potrebbero essere investite in modo produttivo per la sicurezza dei cittadini.

La proposta di riforma presentata al Senato dal Ministro Amato è ancora molto ambigua. Qual' è l'alternativa all'espulsione che si offre alla badante irregolare? Esiste un percorso di regolarizzazione da proporle, oppure al di là del Cpt c'è per lei solo un viaggio di ritorno? Chi ed in base a quale criteri stabilisce la pericolosità sociale di uno straniero clandestino?        

Lo scorso 5 ottobre, il Gruppo Immigrazione del Forum Sociale di Modena ha incontrato la Commissione ministeriale presieduta dall'alto funzionario ONU De Mistura. Siamo stati - finalmente e per la prima volta - ascoltati con grande attenzione ed interesse. Abbiamo presentato un dossier, frutto del lavoro di quattro anni di osservazione del Centro e di raccolta ed elaborazione dei dati, che la Commissione ha riconosciuto come un contributo utilissimo, nonché particolarmente significativo perché nato dall'impegno di volontari che l'Amministrazione e le forze politiche locali hanno lasciato in totale solitudine ed assenza di dialogo.

Ed è proprio l'isolamento sulla questione CPT - la stessa lontananza fisica del Centro dai luoghi della decisione politica e del dibattito pubblico, la diffidenza rispetto al lavoro delle associazioni che, come noi, quotidianamente denunciano l'esito fallimentare di queste strutture - ciò che combattiamo e che vorremmo, innanzitutto, superare.

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