MAFIA,
‘NDRANGHETA E LOMBARDIA. IL CONNUBIO TACIUTO
di
Enrico Bigli
E’
stata pubblicata nei giorni scorsi la relazione della commissione
parlamentare antimafia che ha posto in particolare evidenza la
crescita della ndrangheta.
Il
Sole-24 ore nei suoi articoli del 20 e 27 febbraio ce ne ha dato un
primo resoconto da cui emerge l’intreccio di interessi tra Calabria
e Lombardia.
La
ndrangheta è la parte di criminalità organizzata che ha
saputo più di altre aggiornare la propria struttura attraverso
l’espansione territoriale nazionale e internazionale approfittando
delle grandi opportunità che la globalizzazione offre al
crimine.
Il
principale ostacolo all’espansione del crimine non è la
capacità di fare soldi ma riciclarli e investirli, da sempre
la speculazione edilizia, il mercato immobiliare sono tra i terreni
principi della ripulitura del denaro sporco.
Quando
il denaro è tanto anche le operazioni debbono essere grosse,
l’acquisto di terreni per la costruzione di centri commerciali in
Lombardia, la gestione dei centri commerciali stessi sono risultate
con chiarezza una importante “lavanderia”.
L’antimafia
ha individuato la Lombardia e in particolare l’asse Buccinasco,
Corsico, Trezzano come meta preferita delle operazioni criminali.
La
prima parte dell’operazione consiste nel far comprare un terreno a
una società X a prezzo di mercato per poi rivenderlo a
un’altra società Y che edificherà il centro
commerciale a valore quadrupli, si genererà così un
utile assolutamente ufficiale della società X e il lavaggio è
effettuato. Nel centro commerciale poi attività commerciali
improbabili emetteranno scontrini a raffica anche senza vendite per
giustificare il riemergere di altro denaro.
La
commissione antimafia ha individuato tra l’altro con certezza
legami tra la ndrangheta e società di supermercati quali la
Despar, Gam, Alidis, Svidis.
Già
che ci siamo si potranno anche aprire negozi con loghi famosi e
affiancare nello stesso negozio le vendite di originali e falsi.
Negli
USA, in Gran Bretagna l’economia si divide in white and black, da
noi apriamo sottili distinzioni tra economia criminale, illegale e
sommersa (secondo alcuni un’illegalità eticamente
accettabile), così la distinzione tra criminali, speculatori
evasori si addolcisce qui in mille sfumature. E’ in queste
sfumature che si permette una catena che non ha discontinuità
tra i crimini più efferati, il riciclaggio e le attività
di criminalità finanziarie, la speculazione edilizia, le
tangenti e la corruzione dei pubblici amministratori.
In
questo modo il territorio della Lombardia viene progressivamente
mangiato da costruzioni continue di centri commerciali, irrilevante è
l’economicità quando si deve ripulire il denaro.
I
comuni concedono volentieri le licenze edilizie (che importa quanto
territorio distruggono!) perché, al di là di episodi di
vera e propria corruzione, sono fonti di importanti cifre di oneri
di urbanizzazione che servono per mantenere un sistema di spesa
spesso inutile ma funzionale al mantenimento del potere.
Si
continua così a costruire nuovi centri commerciali, cosa
apparentemente irragionevole visto che i consumi in Italia non
aumentano, se poi quelli esistenti sono già spesso
antieconomici si prova a dargli una mano con leggi che permettano
l’ampliamento degli orari di apertura.
Ovviamente
in tutto ciò turni di lavoro massacranti, grande precarietà
del lavoro sono solo inevitabili piccoli inconvenienti.
Sole
24 ore