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Natura e salute » Ritenzione idrica e cellulite  

Ritenzione idrica e cellulite

La ritenzione idrica è una delle cause più diffuse del gonfiore dei tessuti legata all’equilibrio ormonale, alla circolazione, alla permeabilità capillare, all’alimentazione e dalla mancanza di movimento.

La cellulite è l’indurimento e l’invecchiamento dei tessuti sottocutanei e l’accumulo di cellule adipose.

La ritenzione idrica è caratterizzata dalla formazione di tessuti molli sottocutanei, che determina una alterazione delle vie di trasporto dei liquidi circolanti del sistema venoso e linfatico che, insieme al tessuto adiposo infiammato o adipe (cellulite) si presenta con la caratteristica pelle a buccia d’arancia.

Questi inestetismi possono insorgere sia nell’uomo sia nella donna. Occorre in ogni modo precisare che nella donna sono più diffusi e comuni poiché legati all’equilibrio ormonale e allo sviluppo.

Cause

I fattori che possono causare questi due inestetismi cutanei possono essere diversi quali: genetici e costituzionali, problemi circolatori, ormonali, normale invecchiamento, eccessiva esposizione ai raggi solari, alimentazione non equilibrata, utilizzo di farmaci e una vita sedentaria.

Rimedi

Il trattamento della ritenzione idrica e della cellulite si basa innanzi tutto sull’adozione di una adeguata dieta bilanciata ed equilibrata, associata ad un corretto movimento ed eliminazione di cibi fritti, alcolici e fumo.

Inoltre la natura ci mette a disposizione delle piante utili coadiuvanti a ridurre il ristagno di liquidi, migliorando la circolazione e riducendo così la formazione di cellulite.

Le piante consigliate nel trattamento della cellulite, possono essere utilizzate da sole oppure associate, e sono tantissime.

Tra le più comuni si consigliano

Per uso interno:

- piante che provocano la rimozione dei liquidi a livello tessutale come: betulla, spirea, rusco, pilosella ribes, mais ciliegio, the verde e orthosiphon;

- piante che migliorano l’attività’ vasoattiva tra cui: centella, rusco, vite rossa, amamelide, ippocastano, mirtillo, ginkgo;

- piante che aiutano a ridurre il tessuto sottocutaneo infiammato come ad esempio: echinacea, ananas, spirea e rusco.

- piante che migliorano il metabolismo del fegato quali: tarassaco, rosmarino e carciofo.

Queste piante possono essere impiegate sotto forma di infuso o tisana, oppure come integratori alimentari in gocce, cps e succhi.

Per uso esterno consigliamo l’applicazione di fanghi, creme, gel che contengono: edera, ippocastano, rusco, centella, fucus, che se applicate correttamente e costantemente migliorano l’efficacia dei trattamenti interni.

I trattamenti sia per uso interno sia esterno possono essere effettuati in modo ciclico.

Dott.ssa Daniela tasselli

Centro naturale San Francesco di Rubiera (re)

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