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Visti per Voi » Kick Ass 2  
KICK ASS 2
di Enrico Gatti


Regia: Jeff Wadlow
USA, 2013
Voto: 8 ½


Quando un sequel supera nettamente il primo capitolo, è bello. E’ bello, constatare che i produttori, il regista e, in questo caso, soprattutto gli sceneggiatori non si sono accontentati del successo ottenuto col primo film e, invece di riproporre una versione fiacca di Kick ass, hanno raccolto la sfida di potenziare e rendere ben più complesso un prodotto già vincente al botteghino. Correndo dei rischi. Ma, col senno di poi, vincendo la sfida alla grandissima.
Quello che più mancava in Kick ass era una vera storia, solida e con un intreccio convincente. Il film era ironico, dissacrante, adrenalinico e scandito dal ritmo di una splendida colonna sonora, ma ancora incompleto.
In Kick ass 2, sotto la regia di Jeff Wadlow, ritroviamo tutti questi elementi, ma ad un altro livello.
Lo stile del sequel è decisamente più maturo e consapevole e, forse per questo, più libero di portare tutto all’eccesso. Eccessivi sono il ritmo, le volgarità e la violenza, come eccessivo è l’intreccio, con un numero impressionante di nuovi personaggi, di incontri-scontri, di finali ed inizi. E non è solamente uno sterile gioco all’accumulo. La complessità della forma si traduce anche in una complessità del messaggio, inaspettatamente direi. La ‘morale’ non ha niente a che vedere con quelle rassicuranti e volutamente prevedibili solitamente propinate ai teenager, ma nonostante tutto si rivolge proprio a loro. Il messaggio? Il mondo non ha bisogno di esaltati e dilettanti sprovveduti, le azioni hanno delle ripercussioni reali nella vita reale ed è proprio con essa che occorre riprendere un contatto il più presto possibile, altrimenti si rischia di commettere errori che potrebbero trasformarsi in danni irreparabili.
Non male per un film in cui compaiono i fumetti coi messaggini inviati dal cellulare.
Quindi, mamme, se vostro figlio dovesse rientrare dal cinema con le pupille dilatate, tremante, chiedendovi a gran voce di compragli un Vomerdometro, non abbiate paura, non si è drogato, ha solamente appena finito di vedere uno dei film cult della sua generazione. E’ comprensibile, assecondatelo. Una camomilla, un bel sonno, e magari l’acquisto del dvd. Rassicuratevi, le tracce di questo shock rimarranno per molti anni, ma non avranno effetti particolarmente negativi sulla sua salute mentale.





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