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Medio Oriente » PALESTINA: ANCORA STRAGI ANCORA SILENZIO  

PALESTINA: ANCORA STRAGI ANCORA SILENZIO

16 - 21 maggio 2007 (fonte ministero sanità palestinese)
Vittime dei razzi Qassam: 1 morto, 12 feriti
Vittime dei bombardamenti israeliani: 26 morti tra cui bambini, 97 feriti e 50mila persone senza acqua ed elettricità

Settembre 2000 - settembre 2006 (fonte Le Monde Diplomatique)
6 israeliani uccisi dai razzi Qassam
4500 palestinesi uccisi dall'esercito israeliano

25 giugno 2006 (inizio nuova invasione della striscia di Gaza) - fine novembre 2006 ( tregua, peraltro mai rispettata da Israele)
2 israeliani uccisi dai razzi Qassam
400 palestinesi uccisi dall'esercito israeliano, di cui 90 bambini, e 1500 feriti, di cui 300 bambini.

CHI E' TERRORISTA?

Quando a fine giugno 2006 viene rapito il "famoso" soldato israeliano Shalit, e per rappresaglia inizia la nuova invasione israeliana della striscia di Gaza (che fino ad oggi ha provocato la morte di 563 palestinesi), la situazione non era "normalizzata" come tutta la stampa voleva far credere. Gli israeliani non si erano ritirati di fatto da quei territori e mantenevano il controllo dei confini di terra, aria e mare e continuavano le loro aggressioni, limitazioni di movimento, confini chiusi, uccisioni e rapimenti. Tre mesi prima che avvenisse la cattura del soldato israeliano si erano intensificati i bombardamenti israeliani che avevano causato decine e decine di morti e feriti.
Ogni volta che il governo palestinese supera i contrasti al suo interno fra la componente maggioritaria e regolarmente eletta di Hamas e la componente di Fatah, il partito del presidente Abbas, il governo israeliano rifiuta la tregua e provoca nuove offensive ed aggressioni.
E' il caso di fine giugno 2006 quando vengono rapiti in massa i ministri ed i parlamentari di Hamas; succede a novembre 2006 quando viene proclamata la tregua e gli Israeliani subito dopo sferrano una violenta offensiva in tutto il West Bank sostenendo che la tregua "vale" solo per la striscia di Gaza, per arrivare a questi giorni. Il 23 maggio 2007 il governo palestinese propone una tregua dopo gli ultimi feroci bombardamenti sulla striscia di Gaza, ma Israele rifiuta e per tutta risposta il giorno dopo esegue una nuova ondata di rapimenti in massa di ministri, parlamentari, sindaci ed altri esponenti di Hamas e minaccia di morte, tra gli altri, il premier Haniye.
Se fosse successo in altre parti del mondo che un governo legittimamente eletto come quello palestinese venisse decimato dai rapimenti ed il suo primo ministro minacciato di morte si sarebbe detto "terrorista" l'aggressore. In Palestina succede esattamente il contrario! Proprio per questi motivi la nostra Associazione vuole contribuire a riportare chiarezza su quanto accade in Palestina e a demistificare le manipolazioni che scientificamente e in malafede vengono effettuate sia da quasi tutti i media del mondo, sia da quasi tutte le diplomazie del mondo a partire da quelle USA e da quelle dell'Unione Europea.
Sul nostro sito http://www.laltralombardia.it troverete la storia di Gaza aggiornata a maggio 2007, con tutti i particolari sugli attacchi israeliani di questo ultimo anno e sulla situazione degli scontri interni tra Hamas e Fatah, una sezione dedicata ai massacri di Nablus e sempre le nostre rubriche aggiornate su "i crimini israeliani", le "ultimissime", i "dati dell'occupazione", la "situazione dei detenuti", "i bambini detenuti ed uccisi"

La pace in Palestina non ci sarà finché un solo soldato israeliano rimarrà sul suolo palestinese.


Mohammed Dahlan è cittadino  israeliano. Ha iniziato la sua carriera nel 1995, quando la CIA, grazie agli  Accordi di Oslo, aprì un ufficio nella Striscia di Gaza ed incominciava ad  organizzare le operazioni di "counter-terrorism", assieme ai servizi  segreti israeliani, sia Mossad che Shabak. Dahlan era l'uomo sul quale potevano  fare affidamento e perciò è diventato plurimilionario. Oggi possiede, tra le  altre cose, un edificio di formato grattacielo a Dubai, adibito ad  uffici.

L'insistenza degli USA, di  Israele e dell'EU affinché il Presidente dell'Autorità Palestinese e non invece  il Ministro degli Interni (come succede in tutti i paesi normali) abbia la  competenza per la polizia palestinese, è volta ad assicurare ad  Israele che la polizia palestinese venga armata ed addestrata  esclusivamente per difendere Israele dal "terrorismo" arabo, che non vi sia il  rischio che questa polizia difenda i palestinesi contro l'occupazione. La  tragedia che stiamo vivendo in questi giorni è il tentativo di Israele-forze  "speciali" di Fatah (comandate da Mohammed Dahlan) di distruggere la Forza  Esecutiva, una polizia organizzata dal ministero degli interni da quando Hamas  vinse le elezioni.

 
Per chi legge l'inglese,  allego qui sotto un articolo apparso ieri l'altro su Ha'aretz:

ANALYSIS: With Hamas dominant,  is there salvation in occupation?
By Avi Issacharoff, Haaretz  Correspondent


Four days into the current round in the  Palestinian civil war in the Gaza Strip, with Fatah fighting Hamas,  several phenomena have emerged:

1. Hamas has won every  confrontation since fighting started Sunday. Its military dominance  and supremacy are clear. Nearly all the fatalities have been from  Hamas attacks. Even the five Hamas militants killed Wednesday died  in an assault by their comrades against a Fatah force that took them  hostage. Hamas is conducting itself like a military organization: It  moves its forces, positions snipers, uses light artillery (mortars,  for example), sets up ambushes in strategic locations, and  systematically targets Fatah's leadership in the Gaza Strip, based  on hit lists it has drafted.

2a. Fatah's leadership vacuum  is the main reason for the group's defeat in the current round.  Palestinian Authority Chairman Mahmoud Abbas is still not showing  signs of leadership. He is still afraid to take definitive action against Hamas, even though Hamas is harming the symbols of his authority. Last night he issued a statement, again, ordering a  cease-fire, even though most of his men have been on the defensive  since the fighting began and have not initiated action.  

2b. The leadership vacuum is even  more blatant given Mohammed Dahlan's absence from the region. The  Palestinian national security adviser managed to rally Fatah's  loyalist groups during the previous round of fighting. Dahlan even  initiated action against Hamas, including the raid on the Islamic  University, a hotbed of Hamas activity. It is not clear whether  Hamas planned this current outbreak after confirming Dahlan was out  of the picture, but the fact of the matter is that this round caught Dahlan hospitalized in Cairo following back surgery. If the fighting  ends soon, Dahlan will come out as the only man in Fatah capable of  preventing Gaza from falling to Hamas.

3. The Israel Defense  Forces attack against the Hamas Executive Force headquarters in  Rafah was not aimed at putting an end to the Qassams. Such attack  actually may strengthen Hamas' standing among the Palestinians. But  in view of television shots of Sderot being evacuated and given the  approaching Labor primaries, the Israeli leadership is finding  restraint difficult.

4. The Gazans are repeating one clear  message: only Israeli occupation will save them. There is no other  solution on the horizon.


Bologna. Contestato oggi il convegno Italia-Israele sulla collaborazione industriale

Un gruppo di studenti medi di Bologna ha protestato oggi durante la Presentazione del Progetto "Meccanica Avanzata in Israele" che si è tenuto dentro il CNR in via Gobetti. Gli studenti del Coordinamento Iskra, hanno inteso contestare gli accordi commerciali che mirano all'accrescimento tecnologico-militare di Israele e "L'intollerabile segregazione, l'impoverimento e la distruzione del popolo palestinese e dei suoi possedimenti sono segnale del regime di terrorismo aperto da parte dell'esercito sionista, sostenuto materialmente dalle imprese e i polifinanziari europei, italiani ed emiliano-romagnoli".

Nel loro comunicato gli studenti chiedono la revoca di qualsiasi sostegno, investimento e collaborazione con lo stato di Israele e la cessazione degli attacchi contro il popolo palestinese.
"Sosteniamo questa forma di protesta, nessun soldo allo Stato di Israele, fermiamo il sionismo per un unico Stato palestinese libero e indipendente".afferma in un comunicato la Rete dei Comunisti di Bologna. Il Forum Palestina in una nota diffusa nel pomeriggio rilancia anche in Italia la campagna di boicottaggio della collaborazione dell'Italia con l'economia di guerra israeliana, chiedendo al contrario che il governo italiano revochi il vergognoso embargo contro i palestinesi e l'accordo di cooperazione militare Italia-Israele siglato dal precedente governo Berlusconi. Il Forum Palestina denuncia anche l'approvazione al Senato di un nuovo accordo di cooperazione tra Italia e Israele sulle tecnologie satellitari a tutto vantaggio dell'industria strategica e militare israeliana.

Il volantino diffuso dagli studenti bolognesi che hanno interrotto e contestato il convegno sulla collaborazione industriale della regione Emilia-Romagna, con Confindustria e Israele

INVESTIRE IN ISRAELE È UN ATTO CRIMINALE!!
a cura del Coordinamento studentesco di base Iskra di Bologna
Alcuni studenti medi di Bologna sono oggi, mercoledì 30 maggio, alla presentazione del progetto "Meccanica Avanzata in Israele", per contestare gli accordi commerciali che mirano all'accrescimento tecnologico- militare di Israele. L'intollerabile segregazione, l'impoverimento e la distruzione del popolo palestinese e dei suoi possedimenti sono segnale del regime di terrorismo aperto da parte dell'esercito sionista, sostenuto materialmente dalle imprese e i poli finanziari europei, italiani ed emiliano-romagnoli.

-Chiediamo la revoca di qualsiasi sostegno, investimento e collaborazione con lo stato di Israele
-Invitiamo al boicottaggio di queste imprese, dei loro prodotti e servizi
-Fine dei rapporti diplomatici con Israele, per sostenere il diritto alla terra, alla libertà e all'autodeterminazione della Palestina


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