Venezuela: Riforme
costituzionali sospingono la Rivoluzione Bolivariana verso il
Socialismo del XXI secolo.
Il 15 agosto il
Presidente Chavez davanti all’Assemblea Nazionale, in occasione
dell’anniversario del giuramento di Montesacro di Bolivar, ha
presentato la proposta di riforma di 33 articoli della Costituzione
Bolivariana del Venezuela in vigore dal 1999.
Gli articoli interessati,
riguardano aspetti importantissimi dell’assetto politico,
giuridico, amministrativo, sociale, economico e militare del paese;
una vera rivoluzione nella rivoluzione.
Vediamo i più
significativi:
L’articolo 90
sul mondo del lavoro si commenta da solo, recita la modifica:
“Affinché i lavoratori dispongano di tempo sufficiente
per lo sviluppo integrale della propria persona, la giornata
lavorativa non supererà le sei ore né le 36
settimanali; in caso di lavoro notturno non oltre le 34
ore settimanali”. Nell’articolo 87 si stabilisce la
nascita di un Fondo di Stabilità Sociale per i
lavoratori non dipendenti, ovvero far si che lo Stato garantisca ai
lavoratori diritti come pensione, maternità, vacanze.
Nell’articolo 112 si sancisce l’impegno dello Stato nel
promuovere un Modello Economico Produttivo fondato sull’interesse
della collettività, promuovere cooperative dove l’interesse
del collettivo sia patrimonio dei lavoratori e si disincentivi
l’interesse privato. Altresì si promuoveranno nuove forme di
imprese e unità economiche di proprietà sociale,
comunale e statale, prevedendo società tra enti statali o
locali con aziende private nell’interesse della collettività,
“creando le migliori condizioni per la costruzione collettiva e
cooperativistica di un’Economia Socialista”. Nell’articolo
113 vengono banditi i monopoli e dichiarata la sovranità
completa e totale da parte dello Stato nell’esplorazione e
sfruttamento delle materie prime. Nel 115 vengono presentate
le cinque forme di proprietà riconosciute quali: pubblica,
sociale, collettiva, mista e privata; dove per la prima volta in
quest’ultima è previsto l’esproprio ai fini di utilità
sociale da parte di quella pubblica. L’articolo 158 :
“Lo Stato promuoverà
come politica nazionale, la partecipazione protagonista del popolo,
trasferendogli potere e creando le migliori condizioni per la
costruzione di una Democrazia Socialista.”
Altri
articoli prevedono: la Riforma dell’Esercito, che prende il nome di
Forze Armate Bolivariane,
che si riformano su basi patriottiche, popolari e antimperialiste e
prevede la nascita delle Milizie Popolari Bolivariane come quinta
componente dell’esercito. Eliminazione
dell’autonomia della Banca Centrale (riserve
internazionali del paese sotto il controllo della presidenza
nazionale). Infine uno degli aspetti più importanti ripreso
nell’articolo 136
è l’ufficializzazione del Potere
Popolare come componente dello Stato e
che si esprime dal basso delle comunità, comuni, autogoverno
delle città; attraverso i Consigli Comunali, Consigli Operai,
Consigli Contadini, Consigli Studenteschi, un potere che dal basso
esercita in maniera autorganizzata i poteri Legislativo, Esecutivo,
Giudiziario, Cittadino e Elettorale. Infine vengono incluse le
“Missioni”
come figure alternative all’amministrazione pubblica (art.141).
Queste esperienze che nascono da organizzazioni di varia natura,
create per sopperire alle esigenze più urgenti e necessarie
della popolazione, richiedono di prestazioni spesso eccezzionali e
sperimentali, che verranno stabilite dal Potere Esecutivo mediante
regolamenti “organizzativi e funzionali”.