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Visti per Voi » Il discorso del re  
IL DISCORSO DEL RE
di Enrico Gatti
Regia : Tom Hopper
Gran Bretagna, Australia, 2010
Voto 8 ½
 
 

Nell’anno 1939 il re inglese Giorgio VI è chiamato a tenere il discorso via radio che porterà il paese ad entrare in guerra contro la Germania nazista.
Il film racconta di Bertie, e di tutto quello che lo ha portato di fronte a quel microfono: della sua balbuzie, della sua vita, dei suoi affetti e delle sue amicizie. Duca di York e futuro re dovrà vincere la sfida dell’eloquio grazie all’aiuto di sua moglie, Elizabeth, e dell’eccentrico Lionel, dai metodi poco ortodossi ma, a quanto sembra, efficaci.
Il lato umano di un ‘potente’ raccontato realisticamente, e senza patetismo, nel film che si presenterà agli oscar 2011 col maggior numero di nomination.
Tom Hopper, alla regia, mette in scena un film d’epoca ricco di atmosfere suggestive sapendo gestire al meglio un’ottima fotografia che, come spesso accade in questi casi, si libera della nota prettamente realistica a favore di una più romantica.
Registicamente la pellicola raggiunge alti livelli. Le inquadrature sono curate, ma mai pretenziose e sempre efficaci. La distanza che formalmente i personaggi devono mantenere, come imposto dall’etichetta del caso, viene spesso annullata dalla macchina da presa che abbraccia i volti e i corpi dei protagonisti avvicinandoli sullo schermo come nei sentimenti. E così lo spettatore, che guidato dalla camera, riesce a diventare parte integrante dei legami fra i personaggi e della storia.
Prova di questo si ha nel finale in cui, al culmine del coinvolgimento, risulta impossibile concentrarsi sul significato generale del discorso, ma solo sulla fatica e sullo scorrere sofferto delle singole parole.
Se il film stilisticamente è meritevole, lo sono ancora di più le superlative prove degli attori. Colin Firth da spessore e umanità al suo personaggio, chiamato ad essere forte nonostante la sua fragilità. Regala sfumature degne di una grande interpretazione.
Rush è fortissimo e riscopre interpretazioni di grande livello. Helena Bonham Carter è spiazzante; incredibile come riesca, in questo come in altri film, a rendere memorabili anche personaggi teoricamente secondari, ma che a stento non rubano la scena ai principali. A completare il cast le ottime prove di Michael Gambon, re Giorgio V, e Timothy Spall nei panni di Churchill.
Il discorso del re ha la forza del film d’autore, capace anche di raggiungere il grande pubblico. Elegante e giusto nel raccontare, cattura fino a farci ammettere, per un attimo, che in un discorso: non è importante quello che dici, ma come lo dici. Lezione di politica contemporanea?

  



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